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Notizia 18/06/2013

Riforma Condominio al via


Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge 220/2012 di riforma della disciplina del condominio, dopo ben 70 anni dall'introduzione della precedente.
L'aspetto che va senz'altro sottolineato e' come la nuova normativa comporti il consolidamento delle piu' recenti decisioni della Corte di Cassazione sul tema, traducendo in legge quello che era stato gia' acquisito a livello giurisprudenziale.
I caratteri ai quali la materia risultera' improntata sono quelli della responsabilita' e della trasparenza nella gestione
condominiale nell'interesse esclusivo dei condomini pur tenendo conto della garanzia degli interessi dei terzi.
Per valutare l'impatto che si avra', basti ricordare che basta la presenza di due differenti proprietari esclusivi di diverse porzioni dell'immobile (c.d. condominio minimo) perche' si debba applicare, come citato in Cass. SS.UU. n. 2046 del 2006, la disciplina del condominio.
Un problema ancora non risolto riguarda la soggettivita' giuridica del condominio, il quale, in persona dell'amministratore,
intrattiene tutta una serie di rapporti con soggetti terzi e con gli stessi condomini, rapporti che fanno risultare quantomeno plausibile la possibilita' di configurare una sua autonomia giuridica, almeno a livello di centro d'imputazione giuridico.
Se la Cassazione con sentenza n.10196/2013 ha sancito che non sono previste multe per i condomini in ritardo con i pagamenti delle spese condominiali, ha anche stabilito che le sanzioni eccedenti gli interessi legali possono semmai essere fissate nel regolamento condominiale ma non dall'assemblea dei condomini come misura "ritorsiva".
Nel caso pero' sussista una morosita' da oltre sei mesi, l'amministratore sara' autorizzato a sospendere l'erogazione al condomino moroso di quei servizi che possono essere da lui goduti separatamente (art. 63 c. 3 disp. att.), senza che sia necessaria la preventiva autorizzazione dell'assemblea. Resta il problema di individuare quali servizi possono essere facilmente sospesi senza creare problemi.




Notizia 17/06/2013

Avvisi bonari INPS per artigiani e commercianti


Come illustrato dalla Circolare 14 giugno 2013, Nr 98, prima di emettere nei confronti del debitore l'avviso di addebito, l'Inps chiedera' il pagamento attraverso l'invio di un avviso bonario.
Viene data conferma in tal senso a quanto affermato con la Circolare 30 dicembre 2010, Nr 168.
Al riguardo, un'apposita circolare precisa che sono stati predisposti gli avvisi bonari relativi alle rate in scadenza nei mesi di Novembre 2012 e Febbraio 2013 che interessano i soggetti iscritti alle gestioni degli artigiani e commercianti. Nel caso in cui sia gia' stato effettuato il pagamento, e' possibile comunicare gli estremi del relativo F24 telefonando al contact center. In caso di omesso versamento, l'importo dovuto sara' chiesto tramite avviso di addebito con valore di titolo esecutivo.
Infine l'Inps rende noto che le comunicazioni relative al recupero della contribuzione dovuta sul minimale di reddito e/o sanzioni, non saranno piu' inviate per posta ma verranno messe a disposizione del contribuente attraverso il cassetto previdenziale Artigiani e Commercianti.




Notizia 14/06/2013

Lo Sbocca debiti e le sue manovre


Giunto finalmente al varo, con la conversione in legge del D.L. 35/2013, il c.d. "Sblocco debiti P.A.", che dovrebbe consentire di liberare 40 miliardi di Euro destinati a rientrare nelle casse dei malcapitati fornitori dello stato.
Accanto all'impianto principale della manovra, tesa a introdurre maggiore liquidita' nei settori che hanno patito i ritardi cronici nei pagamenti, alcune modifiche rilevanti da segnalare :
1) innalzamento a 700.000 Euro del tetto massimo dei crediti compensabili su F24;
2) fissazione del termine di presentazione della dichiarazione IMU, ove prevista, al 30 Giugno dell'anno successivo a quello di inizio del possesso dell'immobile o di variazioni rilevanti;
3) esclusione dalla nuova Tares delle aree scoperte pertinenziali ad utenze non domestiche;
4) previsione della possibilita' di compensare con i crediti commerciali maturati nei confronti della P.A. al 31.12.2012 le somme dovute a seguito di istituti deflattivi (accertamento con adesione, definizione agevolata, etc.).
E' stato comunque integrato l'obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di verificare, prima del pagamento di somme superiori a 10.000 Euro, se il beneficiario risulti inadempiente al versamento di una o piu' cartelle di pagamento superiori ad almeno tale cifra.
I debiti che rientrano nella normativa di sblocco sono stati individuati in maniera complessa e secondo una piu' o meno rigida scaletta. Entro l'ambito di 5 miliardi di Euro potranno essere saldati una parte di quelli certi, liquidi ed esigibili al 31.12.2012 e derivanti da fatture o altre richieste di pagamento di imprese e altri fornitori della P.A.
Si prevede un fondo di 26 miliardi per pagare i debiti, di Enti Locali, Regioni e Province autonome, aventi i requisiti citati, richiesti entro il 30.09.2013.
Andranno predisposti, da parte di ciascun ministero, l'elenco, in ordine cronologico, dei debiti scaduti, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali, maturati al 31.12.2012.
I pagamenti avverranno con priorita' di quelli relativi a crediti non oggetto di cessione pro-soluto, secondo l'anzianita' degli stessi.
Prevista, infine, che la verifica della regolarita' contributiva (DURC) del creditore sia effettuata alla data di emissione di fattura e non a quella del pagamento.







Notizia 13/06/2013

Il Decreto del Fare....per evitare IMU Prima casa e Aumento IVA


Atteso per domani un provvedimento del nuovo governo Letta che, allo scopo di intervenire nell'immediato o almeno in maniera concreta, si occupera' di economia, sburocratizzazione, giustizia e semplificazioni.
E' un'indescrezione del Ministro dell'Economia Saccomanni che sia nelle intenzioni della maggioranza intervenire sia sull'abolizione IMU Prima casa sia per scongiurare l'aumento dell'IVA, dal 21% al 22%, o meno per prevederne un rinvio.
Le risorse che serviranno vanno dai 6 agli 8 miliardi, ma occorre approvare anche interventi per il rilancio della crescita, misure per sostenere l'occupazione nonche' le spese indifferibili costituite dalle missioni all'estero.
Trovare le risorse potrebbe comportare ricorrere ai cc.dd. tagli lineari, acnhe se sarebbe auspicabile una seria spending review che preveda risparmi mirati e selettivi.
Ovviamente se si privilegiasse il lavoro e l'occupazione il decreto dovrebbe essere accompagnato da un primo segnale sul cuneo fiscale. Si dovrebbe comunque poter contare su un sicuro via libera alle semplificazioni e allo snellimento degli
oneri burocratici.





Notizia 12/06/2013

Stop alla solidarieta' negli Appalti


Il Fisco sarebbe pronto a cancellare la responsabilita' solidale fiscale negli appalti.
Nata per contrastare l'evasione e il lavoro nero, la solidarieta' ha finito per produrre alti costi amministrativi, provocando, in molti casi, il blocco dei pagamenti da parte di committenti e appaltatori nei confronti delle imprese che avevano ottenuto lavori in subappalto.
Sarebbe quindi contenuta nel pacchetto semplificazioni cui sta lavorando il Governo la norma che, accolgliendo la richiesta di soppressione formulata dalle imprese, consentira' presto per i sostituti d'imposta di dire addio all'invio mensile del 770.
Previsto inoltre l'aumento a 50 Euro del valore unitario degli omaggi per i quali sara' consentita la detraibilita' IVA.
Infine in caso di reati tributari la confisca per equivalente potrebbe non scattare se il contribuente, davanti a un
accertamento con adesione o a una conciliazione proposta dal fisco, decida per il pagamento immediato dell'imposta evasa.





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