Notizie Aggiornamenti e Novità
04/12/2013
Varate dal Consiglio dei Ministri le nuove regole per calcolare l'ISEE, vale a dire l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
Ricordiamo che il D.Lgs. 3.05.2000 Nr 130 ha assegnato all'INPS il compito di costituire una banca dati per la gestione delle dichiarazioni di tutti i richiedenti le prestazioni sociali agevolate. E che inoltre l'ISEE e' un valore che si calcola come rapporto tra l'ISE, Indicatore della situazione Economica del nucleo familiare di cui si fa parte, e un parametro,desunto da una c.d. "scala di equivalenza", basata in sostanza sul numero dei componenti il nucleo stesso. Infine, per richiedere prestazioni sociali agevolate, occorre presentare la c.d. "dichiarazione sostitutiva unica", che contiene i dati sulla situazione reddituale, risultanti dall'ultima dichiarazione presentata, e i beni patrimoniali posseduti al 31.12 dell'anno precedente : attraverso tale dichiarazione si giunge alla determinazione dell'ISEE. La dichiarazione sostitutiva ha validita' di un anno e ha valore nei confronti di tutti i componenti del nucleo familiare.
Cosa cambiera' per il futuro :
1) solo una parte dei dati potra' essere autocertificata, mentre i dati fiscali piu' rilevanti, quali reddito complessivo e prestazioni INPS ricevute, saranno compilati dalla PA
2) maggior peso attribuito alla casa, prendendo in considerazione come valore quello rivalutato ai fini IMU (che supera del 60% quello ai fini ICI considerato finora per l'ISEE)
3) maggior peso attribuito al patrimonio, attraverso una riduzione della franchigia per la componente mobiliare
4) allargamento del paniere delle voci reddituali considerate, con l'introduzione sia di tutti i redditi tassati con imposte sostitutive (es. minimi) sia tutti quelli esenti (compresi, anche se con una franchigia, assegni assistenziali, pensioni di invalidita', indennita' di accompagnamento e cosi' via).
Occorre comunque segnalare che, a differenza del passato, sara' possibile aggiornare il proprio stato in caso di cambiamenti della situazione economica, e che il nuovo ISEE prestera' la dovuta attenzione alle famiglie numerose e alla presenza di persone disabili, quali anziani non autosufficienti e minorenni disabili.
03/12/2013
Con il termine di supplemento IMU, gia' ribattezzata e a ragione Mini IMU, si fa riferimento a una nuova somma da pagare tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014. Infatti, anche se l'IMU sulla prima casa e' stata ufficialmente cancellata dal DL 30.11.2013, Nr 133,in oltre 2300 Comuni italiani, vale a dire quelli che hanno aumentato l'aliquota sull'abitazione principale rispetto a quella base prevista per legge, pari al 4 per mille, i proprietari saranno chiamati a pagare una quota residua : la mini IMU appunto.
E allora, come e' accaduto negli ultimi mesi, riparte una girandola di numeri, di rassicurazioni e smentite da parte del governo.
Quanto ci costa ? Dovrebbe costare circa 200milioni di euro.
Quando scade ? Dovrebbe essere il 16 Gennaio 2014.
Ma va pagata ? Stiamo lavorando per trovare una soluzione.
E quale ? Ecco due delle proposte : 1) farla pagare il 16.01.2014 ma poi restituirla o 2) trovare una copertura entro l'anno.
Una copertura ? Abbiamo appena pagato il II Acconto IIDD-IRAP PPFF e a giorni, troppo pochi, scadra' quello dei soggetti IRES maggiorato (Acconto del 102,5%). Ma rimane solo l'acconto IVA che scadra' il 27.12.2013.
La soluzione non e' sicuramente delle migliori, ma da qualche parte la copertura andrebbe proprio trovata. Nella maggioranza c'e' la convinzione che debba essere evitata : per che la deve pagare e' un ulteriore prelievo, per i Comuni viene vista come un tradimento del Governo.
Al Ministero dell'Economia assicurano che lavoreranno per la soluzione migliore. Cio' che va detto e' che ci sono problemi anche per il calcolo esatto della spesa (per non dire della relativa e capiente copertura) : occorrera' spulciare ad una ad una le aliquote decise dai consigli comunali, per sapere quanto serve per coprire il 40% della differenza tra l'aliquota base dello 0,4% e quella decisa dai sindaci, che sarebbe a carico dei cittadini.
Nuova gatta da pelare per MEF e Governo, ma in realta' per tutti noi.
02/12/2013
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi il Decreto MEF attuativo dell'art. 15, c. 4 del DL 102/2013 del 31.08.2013, cosi' come sostituito dal DL 133/2013 del 30.11.2013, (decreto che ha previsto l'abolizione della seconda rata dell'IMU).
Il decreto ministeriale ha disposto l'ulteriore aumento di 1,5 punti percentuali (dopo quello di un punto previsto dal DL 76/2013) per l'acconto IRES.
La modifica riguardera' il periodo d'imposta in corso al 31.12.2013 e quello successivo, e ha fissato al 102,50% la misura dell'acconto IRES-IRAP (calcolato con il c.d. "metodo storico"). Previsto inoltre un acconto maggiorato, pari al 130%, per i soggetti esercenti attivita' finanziarie, creditizie e assicurative.
Per il periodo d'imposta 2014 la misura dell'acconto scendera' per tutti i soggetti IRES al 101,5 per cento.
28/11/2013
Arriva nella tarda serata di ieri la notizia dello slittamento del II Acconto delle IIDD per i soggetti IRES : la scadenza e' stata spostata al 10 Dicembre 2013.
Come era stato previsto dal c.d. "Decreto IMU", DL 102/2013, tale slittamento e' conseguente al contemporaneo innalzamento della aliquota di acconto sia per l'IRES sia per l'IRAP.
La maggiorazione di un punto percentuale degli acconti 2013 era stata gia' prevista dal DL 76/2013, c.d. "Decreto Lavoro", e comporta quindi che le persone fisiche, per le quali in precedenza la percentuale era fissata al 99%, pagheranno, al 2 Dicembre 2013, la seconda rata calcolata scomputando dal 100% del 2012 quanto gia' versato in sede di primo acconto.
Per le societa', invece, si dovra' ancora attendere la pubblicazione del decreto per sapere se dal 101% (100+1 stabilito dal DL 76) si arrivera' al 102,5% o al 103%. L'intervento non riguarda solo l'IRES ma anche l'IRAP, e come contrappeso si e' stabilito lo slittamento di soli 8 giorni rispetto alla scadenza naturale (ricordiamo, infatti, che quest'anno il 30 Novembre cade di Sabato).
Aumento ancora piu' salato, come segnalato nelle news di ieri in riferimento all'abolizione del saldo dell'IMU, per le societa' del settore finanziario e bancario : Acconto totale 2013 del 130% da cui scomputare quanto gia' versato in sede di I Acconto. Inoltre aumento, per il solo 2013, dell'aliquota IRES di ben 8,5 punti, dal 27,5% attuale al 36%.
27/11/2013
Giunge finalmente la notizia dell'abolizione del saldo Imu 2013.
I mancati introiti della seconda rata Imu saranno coperti da una imposizione banche : una imposta una tantum con un anticipo vicino al 130%.
Tale scelta, accettabile anche dal punto di vista della normativa UE, e' stata illustrata dal MEF, nella persona del ministro Fabrizio Saccomanni, che ha inoltre spiegato che, per il sistema bancario, l'anticipo sara' comunque, entro la meta' del prossimo anno, restituito : in sostanza viene solo spostato nel tempo il problema della copertura.
Si potra' comunque attendere, sempre secondo il Ministro, per valutare gli effetti congiunti di risparmi di spesa per interessi e crescita delle entrate a seguito della ripresa per valutare se sara' necessario trovare risorse aggiuntive.
Eliminata anche la seconda rata Imu sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli per la parte coltivata, mentre si e' provveduto a trasformare Bankitalia in public company : l'operazione prevede la rivalutazione delle quote e l'imposizione di un tetto del 5% alla partecipazione, soluzione che lascia la porta aperta agli investitori europei.
<< < 51 5253 54 55 56 57 58 59 60 > >>