Notizie Aggiornamenti e Novità
22/01/2014
Grandi novita' in materia di affitti a partire dal 1 gennaio 2014. Dopo il divieto di pagamento tramite contanti (vedi Ns News del 9.01.2014), dal 3 febbraio scatta anche l'obbligo della registrazione tramite la procedura online. Si tratta di una misura introdotta da un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate e fa parte del pacchetto delle semplificazioni fiscali presentate nella conferenza stampa dello scorso 3 luglio.
Grazie ad Iris, un software semplificato per i contratti di locazione degli immobili ad uso abitativo, sara' possibile effettuare la registrazione del contratto e il pagamento delle imposte di registro e di bollo direttamente da casa, con addebito sul conto corrente. Non si portera' piu' a mano il vecchio modello 69 presso gli sportelli dell'Agenzia ma tutto avverra' online tramite il modello Rli scaricabile dal sito dell'AgE. Lo stesso modello potra' essere utilizzato anche per esercitare l'opzione e la revoca della cedolare secca (al posto del programma Siria) e per comunicare i dati catastali dell'immobile oggetto di locazione o affitto.
Non e' necessario allegare il contratto di locazione al modello, ma lo stesso va conservato dalle parti insieme alla ricevuta di avvenuta presentazione rilasciata dal servizio informatico ed esibito in caso di richiesta da parte dell'Amministrazione finanziaria.
E' possibile utilizzare tale modello Rli quando i locatori e i conduttori non siano piu' di tre e si tratta di una sola unita' abitativa con non piu' di 3 pertinenze. Inoltre deve trattarsi di un contratto che disciplini solo il rapporto di locazione e sia stipulato tra persone fisiche che non agiscono nell'esercizio di impresa, arte o professione.
Fino al 31 marzo sara' comunque possibile continuare ad utilizzare il vecchio prodotto informatico Siria e presentare il modello 69 in ufficio.
21/01/2014
A partire da quest'anno le pensioni aumenteranno dell'1,2% per effetto della perequazione automatica, ovvero l'adeguamento dell'importo delle pensioni all'aumento del costo della vita.
Per gli anni 2012 e 2013, la Riforma Fornero aveva previsto che tale aumento venisse attribuito solo alle pensioni fino a tre volte il cosiddetto "minimo" INPS (pari a 1.486,29 euro).
Dal 2014, invece, parte la rivalutazione per tutti i trattamenti pensionistici, anche se sara' via via decrescente al salire dell'importo. In particolare sono previste percentuali di aumento pari a:
- 1,2% per le pensioni fino 1.486,29 euro;
- 1,14% per le pensioni oltre i 1.486,29 e fino a 1.981,72 euro;
- 0.90% per le pensioni oltre i 1.981,72 e fino a 2.477,15 euro;
- 0,60% per le pensioni oltre i 2.477,15 e fino a 2.972,58 euro;
- 0,48% per le pensioni oltre i 2972,58 euro.
Tuttavia l'aumento sara' piccolo dato che ci si basa su un indice ISTAT del 2013 fissato solo all'1,2% (nel 2012 era il 3%). Per fare un esempio, su un importo minimo di pensione pari a 500 euro ci sara' un aumento di soli 6 euro al mese, mentre su un importo di 2.477 euro l'aumento e' di 22,30 euro al mese.
20/01/2014
La Legge di stabilita' 2014 (L. 147/2013) ha fissato al 31.01.2014 la data entro la quale approvare un provvedimento per il riordino del sistema delle agevolazioni fiscali previste all'art. 15 del TUIR, oppure si provvedera' ad una riduzione automatica delle aliquote (vedi Ns News del 02.01.2014).
Per questo il Governo sta realizzando un piano all'ultimo minuto che prevede una riduzione dell'aliquota a seconda del reddito. In particolare e' previsto che:
- per i redditi fino a 30.000 euro resta l'aliquota del 19%;
- per i redditi superiori a 30.000 ma inferiori a 60.000 euro scatta l'aliquota del 18%;
- per i redditi superiori a 60.000 euro l'aliquota passa al 17%.
Questa ipotesi salverebbe dal taglio circa 14 milioni di contribuenti su 19,5 milioni che beneficiano di tali detrazioni.
Bisognera' dunque aspettare il 31 gennaio per sapere se tale provvedimento sara' attuato o se scattera' per tutti la nuova aliquota del 18% gia' per le dichiarazioni di quest'anno e al 17% per le dichiarazioni del prossimo anno.
19/01/2014
Pubblicati sul sito dell'Agenzia delle Entratre, nella loro versione definitiva, con i provvedimenti del 15.01.2014, i modelli che saranno utilizzati per comunicare e dichiarare i dati relativi all'Imposta sul Valore Aggiunto all'anno 2013.
Tutto e' pronto, quindi, per la partenza per tutti della stagione dei dichiarativi 2014, che come ogni anno incontra queste prime due tappe, Comunicazione Dati IVA e Dichiarazione IVA : infatti, a differenza dei dichiarativi relativi alle IIDD (IRES-IRPEF) e IRAP, che sono collegati alla durata dell'esercizio sociale, per l'IVA il periodo di riferimento e' sempre l'anno solare.
Per la Comunicazione Dati IVA la scadenza e' fissata, al solito, al 28.02.2014, mentre la Dichiarazione IVA e' contenuta in Unico, salvi i casi in cui ci sia l'obbligo o la scelta di presentazione in via autonoma. Dopo l'introduzione del limite alle compensazioni cc.dd. orizzontali (vale a dire su F24 per pagare tributi diversi dall'Imposta sul valore Aggiunto) e' infatti divenuto un onere, per il contribuente che abbia crediti da compensare superiori (dapprima ad Euro 10.000 e successivamente) ad Euro 5.000, anticipare la presentazione della Dichiarazione IVA presentandola in via autonoma e fuori da Unico. La scelta si rivela interessante soprattutto quando l'invio avviene entro la fine di Febbraio, perche' cio' consente di non dover presentare anche la Comunicazione Dati IVA.
Per la Comunicazione Dati IVA il modello e le specifiche tecniche sono rimasti invariati, mentre sono state modificate le istruzioni per adeguarle alla modifica contenuta nella Legge 228/2012 (Legge di stabilita' 2013) relativa all'introduzione dell’obbligo di emissione della fattura per le operazioni non soggette all'imposta per carenza del presupposto territoriale.
Per la Dichiarazione IVA le modifiche principali sono collegate a 1) l'aumento dell'aliquota ordinaria dal 21% al 22% dall'1.10.2013 e 2) la soppressione del c.d. vecchio Regime IVA per cassa di cui al DL 185/2008, gia' soppresso nel corso dell'anno 2012.
Tra le "Utilities" della sezione Pubblicazioni del nostro sito sono a disposizione per essere scaricati i modelli aggiornati e e le relative istruzioni.
18/01/2014
Dal 2014 aumenta il c.d. ticket licenziamento da pagare all'INPS, introdotto con la Legge 92/2012 (Riforma Fornero). Si tratta di un contributo che le imprese devono versare all'ente ogni qualvolta si verifichi la risoluzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per cause non imputabili alla volonta' del lavoratore.
A seguito della rivalutazione ISTAT dell'1,2% (vedi Ns News del 7.01.2014), il nuovo importo da versare sara' di euro 40,80 mensili, pari a 489,61 euro annuali (mentre prima era di 483,80 euro).
Considerando che il contributo e' dovuto per ogni anno di anzianita' fino ad un massimo di 3 anni, il massimale previsto da pagare sara' di 1.468,83 (anziche' 1.451,40 euro).
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