Notizie Aggiornamenti e Novità
14/02/2014
Dietrofront sul divieto assoluto dell'uso del contante per il pagamento di locazioni abitative. Ad introdurlo era stata la Legge di stabilita' 2014 (vedi Ns News del 9,01,2014) prevedendo che, a partire dal 1.01.2014 il pagamento dei canoni di locazione dovesse avvenire solo tramite pagamenti tracciabili (bancomat, bonifici, carte di credito). Ora invece il Dipartimento del Tesoro ha invertito la rotta e ha cancellato l'obbligo in via interpretativa. E' possibile quindi pagare in contanti gli affitti abitativi fino a 999,99 euro e sono "sanati" tutti i proprietari che hanno ricevuto il pagamento in contante a partire dal 1.01.2014.
13/02/2014
Iniziano ad emergere i primi dettagli per il pagamento della IUC, la nuova tassa introdotta dalla Legge di stabilita' 2014 che sostituira' IMU e TARES (vedi NS News del 11.12.2013). In questi giorni e' atteso il decreto che dovrebbe specificare tutte le applicazioni e le caratteristiche della IUC ma gia' circolano le prime indiscrezioni sullo stesso.
Dalla bozza del decreto, preparata dal Ministero dell'Economia e dall'Agenzia delle Entrate, sembrerebbe che l'ente riscossore del tributo, cioe' il Comune, potra' decidere sulle modalita' di pagamento e che lo stesso potra' essere versato anche tramite bollettino prestampato da versare all'ufficio postale. Se concretizzata, questa opzione, potrebbe generare un possible caos tra i contribuenti che non sapranno a chi rivolgersi in caso di richieste e Poste Italiane si troverebbe a capo di responsabilita' non proprie.
Tuttavia spetta al Comune decidere se scegliere di precompilare il bollettino con gli importi chiesti ai contribuenti oppure preferire la classica strada dell'autoliquidazione, che lascia ai cittadini il compito di calcolare le somme dovute. Ovviamente la decisione presa per i bollettini avra' effetto domino anche sull'F24, l'altro strumento da usare per il pagamento dell'imposta.
Anche sulle date verra' lasciata piena liberta' ai Comuni sulla definizione delle scadenze di pagamento, con il risultato di vedere moltiplicate le date su tutto il territorio, fermo restando la possibilita' di pagare tutto in un'unica rata entro il 16 giugno 2014.
12/02/2014
Il 10 febbraio il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, sul proprio sito, la Circolare n.4567 relativa a quanto stabilito all'art. 6 del D.M. 27 novembre 2013, ovvero la disciplina dei finanziamenti per l'acquisto di beni strumentali da parte delle piccole e medie imprese. La circolare illustra i termini e le modalita' di presentazione delle domande per la concessione e l'erogazione di questo contributo previsto dalla legge, il quale sara' pari all'ammontare complessivo degli interessi calcolati al tasso del 2,75 per cento su un piano convenzionale di ammortamento della durata di 5 anni e con rate semetrali. Il piano di ammortamento dovra' essere pari alla durate del finanziamento.
Le imprese sono tenute a presentare:
- la domanda di agevolazione, seguendo uno schema previsto dalla circolare;
- la dichiarazione sui dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia, secondo le modalita' previste dalla Prefettura competente;
- una copia dell'atto di procura e del doumento di riconoscimento del soggetto che rilascia lo stesso, qualora la domanda sia sottoscritta dal procuratore dell'impresa.
A favore di questa iniziativa e' stato costituito un plafond di risorse pari a 2,5 miliardi di euro presso la Cassa depositi e prestiti. Lo stesso potra' essere utilizzato fino al 31.12.2016 da banche ed intermediari per concedere finanziamenti alle PMI. Le imprese possono chiedere finanziamento se vogliono acquistare macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, per investimenti in hardware, in software ed in tecnologie digitali. Il plafond e' anche utilizzabile per operazioni di leasing finanziario concesse da societa' di leasing in possesso di garanzia rilasciata da una banca aderente la convenzione.
Per maggiori informazioni rimandiamo al Ns Notiziario nr 3/2014, che verra' pubblicato sul Ns sito il 17.02.2014
11/02/2014
Sono state pubblicate venerdi scorso in Gazzetta Ufficiale le linee guida per i pagamenti online nei confronti della PA, redatte dall'Agenzia per l'Italia digitale.
Entro dicembre 2015 tutte le pubbliche amministrazioni dovranno adeguarsi per permettere ai cittadini di pagare con moneta elettronica sul web o di persona presso enti incassatori come le banche o i tabaccai. Al momento questi pagamenti online sono gia' in funzione per i servizi delle Giustizia.
Per il cittadino diventera' piu' facile pagare multe, tributi, iscrizioni scolastiche, ticket sanitari o altro, in quanto dovra' semplicemente collegarsi al sito dela PA e scegliere tra le varie forme di pagamento.
Il sistema sara' progettato in modo da reindirizzare il contribuente direttamente al sito della sua banca, mediante il quale effettuera' il pagamento scelto. Oppure, in alternativa, sara' possibile andare presso un ente incassatore e pagare sempre mediante moneta elettronica (bancomat o carta di credito).
Tuttavia, attualmente, molte amministrazioni della PA non sono attrezzate per fornire questo tipo di servizio ne' hanno competenze tecniche adeguate per farlo. Cosi' la Presidenza del Consiglio ha pensato di creare una piattaforma tecnologica centrale presso l'Agenzia sulla quale si collegheranno sia gli enti pubblici (attraverso il Sistema pubblico di connettivita') che gli enti incassatori.
Intanto hanno gia' aderito al servizio cinque regioni (Liguria, Veneto, Lombardia, Emia Romagna e toscana), alcuni ministeri (MIUR, i Beni culturali, gli Affari Esteri e il MISE), e Poste Italiane e le principali banche tra gli enti incassatori. Tutti questi potrebbero mettere a disposizione il servizio del pagamento online nei confronti della PA gia' a partire dalla fine di questo anno.
Mentre altri (come Lottomatica) sono in procinto di aderire al servizio. In linea generale questo nuovo metodo di pagamento portera' dei vantaggi sia per lo Stato che per i cittadini, essendo piu' veloce e comodo per questi ultimi e riducendo costi e inefficienze amministrative.
10/02/2014
Con la circolare n. 20 del 6 febbraio 2014 l'INPS ha provveduto ad aggiornare il limite minimo di retribuzione giornaliera per il calcolo delle contribuzioni dovute in materia di previdenza ed assistenza sociale.
Dallo scorso mese di gennaio la retribuzione minima imponibile e' fissata ad euro 1.237 mensili. Questo valore e' frutto dell'aggiornamento ISTAT (+1,1%) e quindi in aumento rispetto al 2013 dove si attestava a 1.224 euro mensili.
E' importante ricordare che la contribuzione previdenziale e assistenziale non puo' essere calcolata su imponibili giornalieri inferiori a quelli stabiliti dalla legge. In particolare la retribuzione da assumere come base di calcolo dei contributi di previdenza ed assistenza sociale non puo' essere inferiore all'importo stabilito da leggi, regolamenti, contratti o accordi collettivi oppure contratti individuali, nel caso in cui questi ultimi stabiliscono una retribuzione di importo superiore rispetto a quello previsto dalla contrattazione collettiva.
Quindi il reddito da assoggettare a contribuzione deve rispettare due parametri:
la retribuzione minima imponibile
i minimali di retribuzione giornaliera stabiliti dalla legge 537/1981.
Per la generalita' dei lavoratori, questi minimali sono fissati a 47,58 euro (pari al 9,5% del minimo di pensione, ovvero di 500,88 euro) mentre per i lavoratori a tempo parziale sono pari a 7,14 euro giornalieri.
A questo va aggiunto anche il versamento di un'aliquota aggiuntiva a carico del lavoratore nella misura dell'1% sulle quote di retribuzione che risultano eccedenti il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile.
Pertanto, dall'1 gennaio 2014 l'aliquota dell'1% va applicata sulla quota eccedente il limite annuo di euro 46.031, ovvero 3.836 euro mensili.
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