Notizie Aggiornamenti e Novità
14/06/2013
Giunto finalmente al varo, con la conversione in legge del D.L. 35/2013, il c.d. "Sblocco debiti P.A.", che dovrebbe consentire di liberare 40 miliardi di Euro destinati a rientrare nelle casse dei malcapitati fornitori dello stato.
Accanto all'impianto principale della manovra, tesa a introdurre maggiore liquidita' nei settori che hanno patito i ritardi cronici nei pagamenti, alcune modifiche rilevanti da segnalare :
1) innalzamento a 700.000 Euro del tetto massimo dei crediti compensabili su F24;
2) fissazione del termine di presentazione della dichiarazione IMU, ove prevista, al 30 Giugno dell'anno successivo a quello di inizio del possesso dell'immobile o di variazioni rilevanti;
3) esclusione dalla nuova Tares delle aree scoperte pertinenziali ad utenze non domestiche;
4) previsione della possibilita' di compensare con i crediti commerciali maturati nei confronti della P.A. al 31.12.2012 le somme dovute a seguito di istituti deflattivi (accertamento con adesione, definizione agevolata, etc.).
E' stato comunque integrato l'obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di verificare, prima del pagamento di somme superiori a 10.000 Euro, se il beneficiario risulti inadempiente al versamento di una o piu' cartelle di pagamento superiori ad almeno tale cifra.
I debiti che rientrano nella normativa di sblocco sono stati individuati in maniera complessa e secondo una piu' o meno rigida scaletta. Entro l'ambito di 5 miliardi di Euro potranno essere saldati una parte di quelli certi, liquidi ed esigibili al 31.12.2012 e derivanti da fatture o altre richieste di pagamento di imprese e altri fornitori della P.A.
Si prevede un fondo di 26 miliardi per pagare i debiti, di Enti Locali, Regioni e Province autonome, aventi i requisiti citati, richiesti entro il 30.09.2013.
Andranno predisposti, da parte di ciascun ministero, l'elenco, in ordine cronologico, dei debiti scaduti, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali, maturati al 31.12.2012.
I pagamenti avverranno con priorita' di quelli relativi a crediti non oggetto di cessione pro-soluto, secondo l'anzianita' degli stessi.
Prevista, infine, che la verifica della regolarita' contributiva (DURC) del creditore sia effettuata alla data di emissione di fattura e non a quella del pagamento.
13/06/2013
Atteso per domani un provvedimento del nuovo governo Letta che, allo scopo di intervenire nell'immediato o almeno in maniera concreta, si occupera' di economia, sburocratizzazione, giustizia e semplificazioni.
E' un'indescrezione del Ministro dell'Economia Saccomanni che sia nelle intenzioni della maggioranza intervenire sia sull'abolizione IMU Prima casa sia per scongiurare l'aumento dell'IVA, dal 21% al 22%, o meno per prevederne un rinvio.
Le risorse che serviranno vanno dai 6 agli 8 miliardi, ma occorre approvare anche interventi per il rilancio della crescita, misure per sostenere l'occupazione nonche' le spese indifferibili costituite dalle missioni all'estero.
Trovare le risorse potrebbe comportare ricorrere ai cc.dd. tagli lineari, acnhe se sarebbe auspicabile una seria spending review che preveda risparmi mirati e selettivi.
Ovviamente se si privilegiasse il lavoro e l'occupazione il decreto dovrebbe essere accompagnato da un primo segnale sul cuneo fiscale. Si dovrebbe comunque poter contare su un sicuro via libera alle semplificazioni e allo snellimento degli
oneri burocratici.
12/06/2013
Il Fisco sarebbe pronto a cancellare la responsabilita' solidale fiscale negli appalti.
Nata per contrastare l'evasione e il lavoro nero, la solidarieta' ha finito per produrre alti costi amministrativi, provocando, in molti casi, il blocco dei pagamenti da parte di committenti e appaltatori nei confronti delle imprese che avevano ottenuto lavori in subappalto.
Sarebbe quindi contenuta nel pacchetto semplificazioni cui sta lavorando il Governo la norma che, accolgliendo la richiesta di soppressione formulata dalle imprese, consentira' presto per i sostituti d'imposta di dire addio all'invio mensile del 770.
Previsto inoltre l'aumento a 50 Euro del valore unitario degli omaggi per i quali sara' consentita la detraibilita' IVA.
Infine in caso di reati tributari la confisca per equivalente potrebbe non scattare se il contribuente, davanti a un
accertamento con adesione o a una conciliazione proposta dal fisco, decida per il pagamento immediato dell'imposta evasa.
11/06/2013
In scadenza insieme alle IIDD (e salvo la ormai attesa proroga) il Diritto dovuto, per il 2013, dalle imprese iscritte all'inizio dell'anno in corso al Registro Imprese, e costituite da imprese individuali, societa' di persone e soggetti a loro equiparati, societa' soggette ad IRES con periodo d'imposta coincidente con quello solare.
Esonerate le imprese dichiarate fallite o poste in liquidazione coatta amministrativa nel 2012 senza esercizio provvisorio, le ditte individuali cessate con richiesta di cancellazione datata fino al 30.01.2013, societa' ed enti che abbiano approvato il bilancio finale di liquidazione, chiedendo la cancellazione entro il 30.01.2013, e le cooperative sciolte nel 2012 a seguito di provvedimento dell'Autorita' governativa.
Per le imprese individuali iscritte nella sezione speciale il diritto e' dovuto nella misura fissa di 88 Euro, che salgono a 200 per quelle iscritte nella sezione ordinaria. Le altre imprese versano il diritto in base agli scaglioni di fatturato partendo da un minimo di 200 Euro.
Previsto il versamento di una somma pari al 20% di quanto dovuto per la sede principale in caso di unita' locali e sedi secondarie, fino ad un tetto di 200 Euro.
Il versamento, da effettuarsi su mod.F24 con cod.tributo 3850 2013, slittera' con quello previsto per le IIDD, ma andra' pagato in un'unica soluzione senza possibilita' di rateazione.
Per le imprese iscritte nel corso del 2013 il pagamento va fatto entro 30gg dalla presentazione della domanda o comunicazione di iscrizione su mod.F24 o direttamente c/o lo sportello camerale.
30/04/2013
In vigore da domani 1.05.2013 l'aumento degli interessi di mora previsto dal provvedimento Direttore AgE 4.03.2013.
Ricordiamo che la misura annua dell'interesse da applicarsi in caso di pagamento in ritardo delle cartelle sale dal 4,5504% al 5,2233%.
Come abbiamo avuto gia' modo di segnalare, si acuisce la disparita' di trattamento tra AF e contribuente in caso di "ritardo", in un momento economico senz'altro non facile e comunque non favorevole.
In particolare, quando, in materia di IIDD, e' in ritardo il contribuente, le misure annue di interesse applicate sono :
1) il 4% sulle somme accertate
2) il 4,5% in caso di dilazione di pagamento sulle somme rateizzate o sospese
3) il nuovo 5,2233%, a partire dalla data di notifica e fino alla data di pagamento sulle somme iscritte a ruolo in caso di ritardo.
Quando il ritardo e' dell'Amministrazione per somme indebitamente versate dal contribuente da rimborsare, il DM 21.05.2009 stabilisce l'applicazione degli interessi nella misura del 2% annuo e dell'1% semestrale, e quindi, nel migliore dei casi, nella misura pari alla meta'.
Un intervento legislativo in materia sarebbe quindi auspicabile, affinche' possa essere sanata una disparita' di trattamento illegittima e non piu' accettabile, con l'ulteriore scopo di introdurre nell'ambito della riscossione dei tributi e dei rapporti tra AF e contribuenti elementi di flessibilita' e giustizia.
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