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Notizia 03/03/2014

Il punto sulla rottamazione


Visto che ci aspetta ancora un mese di sanatoria, riteniamo utile fare un sintetico punto della situazione sulla materia, a seguito dei rimpalli a cui abbiamo assistito la scorsa settimana sul tema.
Una premessa sulla narrazione di quanto e' accaduto e' d'obbligo.
La Legge di stabilita' 2014 ha previsto la possibilita' di definizione, entro il 28.02.2014, senza pagamento degli interessi, per le cartelle consegnate all'Agente della Riscossione fino alla data del 31.10.2013, con previsione della sospensione della riscossione fino al 15.03.2014.
L'iniziativa non ha il riscontro desiderato, visto che la finalita' principale sottostante e' quella di fare "cassa" : l'appeal della presente edizione della sanatoria, infatti, e' attenuato dal fatto che le somme, sia a titolo di interessi di mora sia a titolo di ritardata iscrizione a ruolo, hanno una incidenza spesso irrisoria, a fronte di un pagamento che andra' effettuato in tempi brevi, neanche 60gg di calendario, e in un'unica soluzione. E il fatto che risultino esclusi i contributi INPS e INAIL e le somme dovute a seguito di condanna della Corte dei Conti, per non parlare del fatto che molti debiti, anche non tributari (es. multe stradali, bolli autovetture, etc), non seguono la strada della cartella esattoriale ma quella della ingiunzione di pagamento. Per questo motivo iniziano a circolare ipotesi di proroga, che si articolano da un maxi allungamento al 31.12.2014 ad un mini restyling, che pero' apra le porte ai debiti da ingiunzione fiscale e ad un possibile pagamento rateizzato. Quest'ultimo, va detto, e' stato visto fin dall'inizio da parte dello studio come poco praticabile, vista il trattamento deteriore che sarebbe stato riservato a quanti avessero nel frattempo gia' aderito.
Comunque, la proposta piu' verosimile, anche se comunque non rispondente ad una logica risolutiva compiuta, era quella che aveva trovato spazio nell'ormai tristemente noto e nominato Decreto Salva Roma bis (DL 151 2013), e avrebbe previsto :
1) proroga dei termini al 31.03.2014, con allungamento della sospensione della riscossione al 15.04.2014 e
2) estensione ai debiti derivanti dalle ingiunzioni fiscali.
La proposta, inserita in un decreto legge emanato il 31.12.2013 e sotto scadenza di conversione al 28.02.2014, era datata 21.02.2014, comodi comodi 7 giorni, di cui solo 5 lavorativi, prima della scadenza della sanatoria, ma e' durata, non per sua colpa, meno di una settimana : in data 26.02.2014 il Governo ha addirittura ritirato il decreto, a seguito di ostruzioni manifestate nell'aula parlamentare che avrebbe dovuto votare per la conversione in legge.
Mancano meno di 48 ore alla scadenza della sanatoria e la proroga, quindi, sembra sfumare, poiche' i tempi si sono fatti veramente troppo stretti.
Ciononostante il Governo preannuncia sin dal 26.02.2014 la presentazione di un nuovo decreto che contenga, oltre alle norme sugli Enti Locali (e a quelle per "salvare" Roma) anche lo spostamento al 31.03.2014 del pagamento agevolato delle cartelle.
Il resto e' cronaca della convulsa giornata di Venerdi' 28, con i contribuenti che, a meno di 8 ore dalla fine della giornata, ma con gli sportelli di Equitalia e con molti uffici postali gia' chiusi, riescono ad apprendere, con non pochi dubbi e perplessita', che la proroga e' stata concessa tra le ore 16 e le ore 18, a seconda dei canali di informazione utilizzati, e senza comunque un testo scritto da poter citare : ha fatto "fede" la conferenza stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri in cui se ne e' parlato, insieme ad altri provvedimenti e disposizioni.
E' ora ufficiale che :
a) la scadenza e' fissata a Lunedi' 31.03.2014
b) la sospensione della riscossione e' spostata al 15.04.2014 e
c) nessuna apertura e' stata effettuata ne' alla rateizzazione, del resto poco sostenibile, ne' ai debiti da ingiunzioni fiscali. Occorrera' ora capire se verra' mantenuto al 30.06.2014 il termine entro il quale era fatto obbligo all'agente della riscossione di trasmettere, agli enti interessati, l'elenco degli aderenti alla sanatoria e dei relativi codici tributo sanati, che avrebbe posto la parola fine alla vicenda, o se tale termine sara' a sua volta spostato in avanti di un mese o poco piu'.
Si trattera' di leggere il nuovo decreto, che contiene, come i suoi predesessori (il 151 2013 era infatti un "bis"), anche le norme sul riordino della finanza degli enti locali.



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