A partire da quest'anno le pensioni aumenteranno dell'1,2% per effetto della perequazione automatica, ovvero l'adeguamento dell'importo delle pensioni all'aumento del costo della vita.
Per gli anni 2012 e 2013, la Riforma Fornero aveva previsto che tale aumento venisse attribuito solo alle pensioni fino a tre volte il cosiddetto "minimo" INPS (pari a 1.486,29 euro).
Dal 2014, invece, parte la rivalutazione per tutti i trattamenti pensionistici, anche se sara' via via decrescente al salire dell'importo. In particolare sono previste percentuali di aumento pari a:
- 1,2% per le pensioni fino 1.486,29 euro;
- 1,14% per le pensioni oltre i 1.486,29 e fino a 1.981,72 euro;
- 0.90% per le pensioni oltre i 1.981,72 e fino a 2.477,15 euro;
- 0,60% per le pensioni oltre i 2.477,15 e fino a 2.972,58 euro;
- 0,48% per le pensioni oltre i 2972,58 euro.
Tuttavia l'aumento sara' piccolo dato che ci si basa su un indice ISTAT del 2013 fissato solo all'1,2% (nel 2012 era il 3%). Per fare un esempio, su un importo minimo di pensione pari a 500 euro ci sara' un aumento di soli 6 euro al mese, mentre su un importo di 2.477 euro l'aumento e' di 22,30 euro al mese.
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